Marius L. – 21.12.2024... La follia della presente era.-
Noi siamo figli di Dio. Compiute e olografiche copie della Sorgente. Con la consapevolezza che ogni pur infinitesima parte è perfettamente uguale alla Fonte originaria.
E occorre sempre e perennemente ricordare chi siamo e da dove proveniamo.
Perché qui tendiamo a dimenticarlo, e sono in molti coloro ai quali conviene che ciò accada.
Così, necessita essere più furbi di coloro che non si atteggiano nei nostri confronti, e nei confronti di molti altri esseri di questo spazio di sperimentazione, in modo amorevole.
Krishna, al di là di chi fosse realmente e chi interpretasse, lo ha insegnato molto bene particolarmente nel Mahabharata.
Quanti sotterfugi, inganni, trappole furono messe in atto in quel dramma! E a chi gliene chiese le motivazioni, forse pensando che essendo lui un avatar e potendo forse tutto o quasi, avrebbe potuto cambiare le cose in modo anche differente, senza ricorrere ad “abiezioni” – rispose in maniera sibillina che aveva purtroppo dovuto lottare con “energie terribili”.
È questo uno dei punti in questione. Questo piano, questa esistenza specifica in questa parte di universo che sicuramente, seppure con molti sprazzi di evidente insania, abbiamo scelto, è attorniato da esseri strani, tragici, nei quali la malvagità si esprime ad una elevatissima potenza. E da molti altri esseri che, essendo completamente vuoti, e molto poco ingegnosi, si fanno prendere e riempire dall’oscurità più fitta. E, spesso, in maniera per così dire gratuita, per neanche una crosta di pane.
È veramente curioso quanti esseri procurino danno ad altri senza veramente “guadagnarci” qualcosa. Così, solo per il gusto di farlo, o per un’impercettibile illusione di potere.
Ma quello che non sanno è che sono interamente manovrati in questo, da forze che amano solo la distruzione. E che alla fine distruggeranno anche loro.
Perché è così che agisce il cosiddetto male.
Si, perché l’amore ricrea se stesso, e tende sempre più ad espandersi, comprendendo il più possibile, fino all’infinito tutto, mentre il male perpetua solo se stesso, pervenendo alla fine anche alla sua stessa dissoluzione.
Forse è per questo che in oriente si usa dire di “sedersi sulla sponda del fiume perché alla fine si vedranno passare tutti i cadaveri dei propri nemici”.
Solo che, chi ce lo fa fare ad aspettare così tanto, e, peraltro, infettando il nostro odorato delle cattive esalazioni della putrefazione, atteso che potremmo liberarcene prima, semplicemente vibrando a ben altre frequenze, a contatto con le quali lo stesso male tende a sublimare se stesso, fino a scomparire del tutto?
Così, quando un maestro attraversarà la nostra strada sotto forma di volpe, solo, o anche, per farci intendere che il male si può ugualmente combattere semplicemente ignorandolo, possiamo almeno stare sereni che una concepibile soluzione a questa durezza insensata potrebbe anche esserci, ed è quella di essere ciò che realmente siamo, la Sorgente del tutto, e, lungo il percorso di reintegro, il bene più giusto che ci sia.
E questo indipendentemente da ciò che ci circonda, di stupidità ed ignoranza, di malignità e possessione, di follia e dissennatezza, in qualunque luogo o estensione esse si possano riscontrare.. Namasté.. Marius L.